Questo è davvero uno dei piatti più “classici” della cucina di Romagna: si differenzia dai tortellini bolognesi poiché il ripieno (compenso) dei cappelletti è completamente privo di carne.
In passato erano il piatto a cui non si poteva rinunciare a Natale (spesso, a causa della povertà si mangiavano solo quel giorno).
Oggi, pur rimanendo tipici di questa festa, i cappelletti si mangiano molto più spesso e, a volte, anche con condimenti diversi dal brodo, come il ragù …
Prima di tutto bisogna preparare la sfoglia (uova e farina) che deve essere tirata sottile con il matterello. L’importante è che sia molto consistente in modo che abbia la giusta porosità e ruvidezza.
Ingredienti per 6 persone
per la sfoglia
600 grammi di farina (io unisco 150 grammi di semola di grano duro a 450 grammi di farina 00)
6/7 uova intere (di solito si calcola 1 etto di farina e 1 uovo a persona, ma se si vuole una sfoglia più ricca o le uova sono piccoline ne occorre qualcuna in più)
per il ripieno
200 grammi di ricotta (se di pecora … fantastico!!)
200 grammi di formaggio morbido (il meglio fra tutti è … il raviggiolo)
400 grammi di Parmigiano Reggiano grattugiato
80 grammi di pecorino grattugiato
2 uova di medie dimensioni
una grattatina di noce moscata, grattata al momento (io la consiglio abbondante)
Preparazione
Tirare la sfoglia sul tagliere con il matterello e tagliarla in tanti quadratini di circa 5 centimetri di lato.
Poi , porre al centro un mucchietto di ripieno (si sarà ottenuto quest’ultimo amalgamando bene gli ingredienti) e chiudere il quadratino a triangolo, premendo molto bene nei bordi per evitare che in fase di bollitura si apra. Quindi far girare ciascun triangolo attorno ad un dito della mano e sovrapporre le due estremità: si otterrà così la tipica forma a cappelletto.
Cuocere in abbondante brodo di carne e servire il piatto bollente accompagnandolo semmai, a piacere, con Parmigiano grattugiato.